C’è un solo soggetto psicologicamente più disturbato del cospirazionista a prescindere ed è l’anticospirazionista a prescindere. Costui ha un approccio alla realtà che non solo non vede complotti e cospirazioni mai (il che sarebbe anche accettabile), ma rimane ottusamente cieco anche di fronte alle linee di tendenza innegabili che innervano il nostro mondo. Prendi la teoria gender. Non è un’invenzione di qualche psicopatico dissociato, è un dato di fatto, un pastone culturale sempre più denso e vischioso. Alla pari di ogni altra ideologia, ha la sacrosanta pretesa di imporsi e divenire senso comune e accettato nelle coscienze non ancora formate. Quindi, il suo terreno di coltura preferito è la scuola, così come la sua natura intrinseca è quella di morbo patogeno e i suoi untori principali non sono gli insegnanti apertamente e consapevolmente schierati per la gender theory. Al contrario. Paradossalmente, i principali vettori del virus sono quelli che, ove capissero, ove comprendessero, ove ragionassero, avverserebbero in maniera anche radicale il trend volto a destrutturare, fino a renderle insignificanti ammennicoli, le differenze di sesso (oggi si dice di genere). All’inizio di questo anno scolastico è infuriata una polemica feroce nei confronti di una circolare ministeriale che, con il bizantinismo lessicale e codardo di ogni mistificazione linguistica, di fatto spalanca le porte a future sperimentazioni sulla pelle degli allievi. Ebbene, la maggioranza silenziosa degli addetti ai lavori si è schierata non contro i potenziali pericoli insiti nei contenuti della circolare. Tutto l’opposto. Gli orbi robottini in servizio permanente effettivo hanno parlato di una circolare che lotta contro le discriminazioni di ogni tipo, il bullismo, l’ostilità al diverso. Il che è vero se si sta alla superficie del burocraticamente corretto. Ma è clamorosamente falso per chiunque è dotato di quel minimo bagaglio di cultura spicciola e di lucidità intellettuale (dicesi attitudine al discernimento) per capire le direttrici di marcia della matrice. Ho provato a parlarne con un’insegnante delle milizie anticospirazioniste e mi son beccato un morso furente. Mi auguro non contagioso. Ho compreso, allora, che i veri guardiani del Tempo non sono coloro che, dall’alto, determinano gli eventi, le mode, le filosofie, ma coloro che, dal basso, le subiscono. Ecco perché una rivoluzione è impossibile. La maggioranza silenziosa sarà sempre, in consonante e beota buona fede, dalla parte dei suoi carnefici perché essa anela a essere ingannata, non sopporta l’idea che il mondo sia molto più brutto di quanto le hanno raccontato. Vulgus vult decipi: il popolo vuole essere turlupinato. Così, nel dubbio, preferisce continuare a poltrire nel sonno della sua confortevole bambagia piuttosto che svegliarsi. E magari accorgersi di essere stato, e di essere, nutrito di schifidol spacciato per buona cucina (o per buona scuola). Oggi a chi adora dormire il sonno dei giusti e non destarsi, nonostante i rintocchi nucleari di troppe sveglie, gli danno persino una medaglia e magari una bella tessera. Ai più bravi, quella del Pd.
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