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IL TG UNNO

unnoPer capire il livello miserrimo dell’informazione politica dei media più diffusi nel nostro paese, tocca parlare dell’Azione Cattolica. Il 10 settembre 2016, in primissima serata, il telegiornalone degli italiani apre con una notizia sconvolgente: Virginia Raggi non si è recata al ‘raduno generale della grande festa nazionale’ – per dirla col Bennato dei tempi d’oro – dell’Azione Cattolica dei Ragazzi. Ivi, la attendeva nientepopodimeno che tal Monsignor Galantino, segretario generale della CEI. Dov’era la Raggi? Al mare in costume? Sul Terminillo a fare free climbing? In Sicilia a inaugurare ponti insieme a Renzi? No, era in Campidoglio a lavorare, a fare ciò per cui i nostri politici sono pagati e che spesso omettono. Ebbene, il TG Unno, nell’intento scoperto di vandalizzare ulteriormente il movimento politico più odiato dall’establishment giornalistico renziano, ha poi dato una seconda notizia da Premio Pulitzer: l’Osservatore Romano, il quotidiano della Santa Sede ha stigmatizzato l’assenza di un governo nella città eterna dimostrato dalla caduta di qualche albero e dall’intasamento di parecchi tombini per un acquazzone tardo estivo. Ora, il bollettino vaticano venne citato dal notiziario delle venti di Rai Uno – l’ultima volta – forse in occasione della rinfrescata ai patti lateranensi data da Craxi nel 1984. Eppure, pur di menare un ospite sgradito al tavolo della politica, ogni arma impropria torna buona, anche quelle travalicanti la soglia del ridicolo. E non si tratta di essere grillini anzichenò, si tratta di avere a cuore la decenza di un’informazione minimamente corretta e la dignità di un servizio tuttora definito come pubblico. Ma, attenzione, lo scandalo vero non risiede neppure nel tentativo pacchiano di sputtanare la Raggi e neanche nell’averlo fatto affidandosi alla mancata presenza di quest’ultima all’imperdibile appuntamento dell’A.c.r. A lasciare basiti è piuttosto l’idea di telespettatore medio maturata dai somministratori delle news di regime: ai loro occhi chi paga il canone è così babbeo, ma così babbeo da digerire qualsiasi vaccata. La circostanza che il sindaco di una delle più importanti capitali del mondo abbia marinato il meeting dei circoli parrocchiali piuttosto che il summit dei lupetti scout o il congresso degli amici della briscola non sarebbe uno scoop non dico per la BBC, ma neanche per Tele Garda Sud. Il primo cittadino si consoli canticchiando la strepitosa hit di Zucchero: solo una sana e consapevole libidine salva i giovani dallo stress e dall’Azione Cattolica. Ma non dal Tg Unno, purtroppo.

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