1) Il servizio del Corriere qua sopra riportato è incentrato su una NON notizia: è ovvio che i vaccinati contro qualsiasi malattia sono meno esposti al morbo rispetto ai non vaccinati, altrimenti a che servirebbe il vaccino?
2) il servizio è come minimo falsato alla radice giacché propone un confronto inutile (quello tra vaccinati e non vaccinati rispetto alle conseguenze del morbo): della serie che all’articolista piace vincere facile;
3) il servizio NON si sofferma sull’unico confronto sensato e utile: e cioè tra le probabilità di morire di Covid-19 dopo aver contratto il morbo (non avendo fatto il vaccino) e le probabilità di morire o di avere un effetto collaterale grave dopo la puntura (avendo fatto il vaccino);
4) altrimenti detto, il servizio trascura l’unica informazione utile per il lettore di fronte a una malattia e a un farmaco nuovo destinato a combatterla: e cioè il confronto tra le probabilità di morire per quella malattia (per ogni classe di età) e le probabilità di rimanere “invalidato” o stecchito dal vaccino (sempre per classi di età);
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