I recentissimi eventi cataclismatici in Emilia Romagna hanno riportato in primo piano, se mai ce ne fosse bisogno, la scottante questione del cambiamento climatico di origine antropica. Qui mi interessa evidenziare – al netto delle responsabilità che verranno (o sono già state) approfondite in altre sedi – un paio di “meccanismi” comunicativi innescati dalla recente alluvione.
Il primo riguarda l’utilizzo spregiudicato e indiscriminato della fallacia ad hominem, dell’argomentum ad auctoritatem e di quello ad populum. Il secondo riguarda ciò che poteva e doveva esser fatto, in via preventiva, proprio in ragione dell’arcinota questione del surriscaldamento planetario.
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