C’è qualcosa di (ancora) non detto sull’addio di Luigi Di Maio ai 5 Stelle e sulla sua improvvisata conferenza stampa di congedo dal Movimento? Probabilmente sì. E, per paradosso, questo “qualcosa” di non detto si nasconde tra le righe di ciò che l’ex capo politico ha in realtà “detto” apertamente; ma che da quasi nessuno è stato evidenziato e, tantomeno, commentato. Molti si sono focalizzati sul seguente passaggio: “Abbiamo bisogno di aggregare le migliori capacità e i migliori talenti di questo paese perché uno non vale l’altro”. In effetti, è un’idea sorprendente se espressa da chi, fino al giorno prima, aveva costruito un’intera carriera politica all’insegna dello slogan “uno vale uno”. Viene in mente Forrest Gump quando – dopo un’estenuante corsa a piedi attraverso l’America – si volta e confessa ai seguaci: “Sono un po’ stanchino”.
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