È tornata di moda la questione “quota cento”. Questa volta non come opportunità da promuovere, ma come impedimento da rimuovere. Il Presidente del Consiglio è lo stesso, ma sono mutate le coalizioni a sostegno. Dunque, ciò che prima andava evidentemente bene, oggi va (almeno in parte) male, o comunque si presta ad essere rivisto, se non cancellato del tutto. Anche in questo caso, come su molti altri temi dell’attualità politica, può giovare fare un passo indietro per riflettere frigido pacatoque animo sulla questione di fondo. O sulla “ratio”, come direbbero i giuristi, di una riforma posta tra le priorità del governo Conte 1 e messa nel mirino del governo Conte 2.
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