Cari miei, c’è un baco nel sistema del Kontrollo. E se ne sono accorti. Certo, le telecamere ci riprendono quando camminiamo per strada, chi ci sospetta ci registra se parliamo al telefono, chi ci ama prende nota dei nostri accessi web, chi ci tutela spia le nostre mail, chi ci finanzia tien nota delle spese e ci raccomanda la credit card, persino in farmacia ci invitano a pagare con la tessera sanitaria per scaricare il costo e caricare nuovi dati personali nel Server centrale, il Sommo Servitore. Ormai niente va perduto, tutto viene registrato come ci cantava Luca Carboni. Eppure c’è un baco e il fisco se n’è accorto. Non riescono ancora a ‘coprire’ del tutto le nostre esistenze. Resta fuori il ‘peccato’, la ‘colpa’, ciò che fai e non dovresti e che logicamente non riveli a nessuno. La confessione, purtroppo, è un sacramento non ripristinabile per caduta verticale della fede e poi i preti servono la Chiesa mica il Sistema. Dunque, ecco il wistleblowing (la soffiata) resa operativa dall’Agenzia delle Entrate. I dipendenti della pubblica amministrazione potranno postare mail ‘criptate’ per denunciare i corrotti. Nella logica capovolta di questo mondo al contrario hanno deciso di chiamare il delatore ‘prezioso collaboratore spontaneo’. Orwell, nella tomba, si starà scompisciando dal ridere. Ma facciamo i seri. Come il direttore dell’agenzia che si è premurato di ammonire: ‘il sonno dell’etica non ci è consentito, nemmeno il sentimento di onestà a intermittenza’. Capito? In confronto i padri pellegrini puritani della May Flower erano dei debosciati. A tutta birra verso lo stato etico hegeliano dove, con l’alibi della morale, tapperemo il baco. Se la tecnologia non basta, si torni all’antico. Saremo, gli uni per gli altri (gli uni contro gli altri), gli occhiuti bisbiglianti del Kontrollo.
Nessun Commento