La decisione del Governo di istituire una task force per il dopo-Covid è un’occasione d’oro per tornare a interrogarsi su categorie come la “politica” e la “tecnica”.
L’idea di rivolgersi, in un momento di crisi, ai tecnici e ai competenti non è ovviamente nuova. Vi aveva fatto ricorso, nel 2013, anche il Presidente della Repubblica di allora, Giorgio Napolitano, sia pure in contingenze differenti e per altre ragioni. In quella circostanza – nella constatata, temporanea impossibilità (delle Camere) di esprimere una maggioranza di Governo – il Capo dello Stato decise di affidarsi a una “squadra” di saggi che, se non altro e perlomeno, includeva anche alcuni parlamentari. Era ancora fresca, del resto, l’esperienza dell’indimenticato “Governo tecnico” di montiana memoria. Ed è tuttora evidentissima la matrice eminentemente “tecnica” di molte tra le massime autorità europee.
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