Sta passando, attraverso i media di punta, un messaggio molto chiaro destinato a fare breccia, prima o dopo, presto o tardi – e purtroppo entro la fatidica data del referendum – nella mente degli italiani: non votate NO al referendum perché potreste amaramente pentirvene. Le conseguenti piaghe d’Egitto pubblicizzate dalle tv renzizzate sono, più o meno, queste: fibrillazione dei mercati, sfiducia dei grandi investitori, delusione di mamma America, deflagrazione dei populismi brutti sporchi e cattivi, perdita di prestigio nazionale, definitivo tramonto della possibilità di traghettare finalmente il popolo bue nel paese dei Balocchi dove tutto funziona, il governo governa, la burocrazia schiatta, la corruzione finisce, gli sprechi collassano. Fermiamoci e facciamo un bel respiro. Pensiamoci su. In fondo, dicendo NO otterremmo verosimilmente pure il risultato di liberarci del governo meno legittimato e più disastroso dal Quarantasei in qua. Non è poco. Tipo la soddisfazione di schiacciare un punto nero, diciamo. Ma schiacciare i punti neri da sé medesimi è pericoloso, dice la scienza. Me lo ha riferito un pasdaran del PD menzionandomi persino la fonte. Il Dr. Vishal Maden, dermatologo della città inglese di Salford, ha scoperto che è foriero di complicazioni letali il vezzo di mortificare i brufoli; soprattutto se compresi nella parte del viso da costui definita ‘triangolo del pericolo’ grossomodo coincidente con la zona del volto tra occhi, naso e bocca. Mi sono informato, ed è vero: rischio elevatissimo di contrarre infezioni terminali. Però, il buon Maden, ci ha fornito anche una ricetta in cinque piccoli step per ovviare al rischio: 1) lavare prima il viso; 2) disinfettare con alcool; 3) impugnare con ciascuna mano un cotton fioc; 4) pulire la superficie della pelle e disinfettare; 5) applicare subito dopo un antibiotico in gel. A ben pensarci, possiamo seguire il consiglio anche in vista della tornata referendaria, mutuando – pari pari – i suggerimenti del sanitario britannico: 1) lavare prima la coscienza dagli effetti allucinogeni degli spot della Rai; 2) disinfettare con generosi spruzzi di buon senso; 3) impugnare con la mano preferita la matita in cabina elettorale; 4) ripulire la superficie del quesito referendario dalle distorsioni linguistiche con cui è maliziosamente formulato; 5) applicare subito dopo un tonificante per l’umore per guardare con rinnovata fiducia al futuro. Un futuro senza (questa) riforma costituzionale è possibile. Uno senza il Governo Renzi anche. Pericoloso quanto estirpare un punto nero, magari. Ma volete mettere la soddisfazione, poi? Togliere un punto nero dalla faccia e mettere un punto vero sul Governo Renzi sono attività altamente pericolose. Ma con le dovute precauzioni, si può.
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