Avviso ai naviganti. Stiamo sempre ragionando per ipotesi. Se parliamo della Trilaterale lo facciamo solo perché la notizia è uscita su qualche giornale molto importante. È stata avvistata la Trilaterale nei cieli di Roma il che è, come dire, che è stata avvistata la Morte Nera di Guerre Stellari nei cieli di Milano. È una bufala, però se l’ha annunciato il TG1 sei autorizzato a parlarne senza farti internare in un sanatorio. Altrimenti detto, puoi discettare non della Morte Nera in quanto noumeno (cioè, kantianamente parlando, in quanto essenza realmente esistente), ma in quanto fenomeno (cioè, sempre kantianamente parlando, in quanto apparenza riferita da una fonte attendibile). Il che non rende la Trilaterale reale, ma autorizza quantomeno a ricamarci sopra. Bene, per la cronaca, e omettendo i nomi, tra i componenti italiani della Trilaterale vi sarebbero i vertici di Enel, Intesa San Paolo, Rai, FCA, Unicredit, e via arricchendo, oltre a svariati ex ministri e vice ministri e persino il Presidente della Rai attuale (il che è assurdo perché, fosse vero, la Rai vi avrebbe dato ampio risalto oppure è vero proprio perché la Rai non ne ha dato il minimo risalto?). Comunque sia, la Trilaterale, grossomodo, raccoglie il Gotha del capitalismo italiano ed esprime il Gotha della politica italiana. Monti, stando ad altre leggende metropolitane, era stato presidente europeo della Commissione Trilaterale ed Enrico Letta, secondo analoghe urban legend, ne aveva infoltito i ranghi. Al netto di queste trash news, chiediamoci cosa ne discenderebbe se fossero vere. Nulla di trashendentale. Sarebbe semplicemente la declinazione, sul piano della concretezza politica e dell’attualità, delle dottrine del materialismo storico di Marx il quale, due secoli fa, diceva che i rapporti di produzione creano la realtà e anche le ideologie, cioè le credenze, le convinzioni, le mitologie, i sentimenti, le bolle di energia emotiva e mentale in cui le masse sono avvolte come nel liquido amniotico della placenta. Non serve essere marxisti per saperlo, basta studiare un po’ di filosofia. Quindi, diamo le due alternative e vediamo come reggano entrambe secondo un approccio marxiano: se la Trilaterale esiste, essa è nient’altro che il luogo privilegiato di sintesi politico-concettuale dei bisogni e degli interessi della macro finanza e del super capitale globale. Cioè la cinghia di trasmissione di una cultura funzionale alla supremazia dei potentati economici. Insomma, una sovrastruttura delle sottostrutture di sfruttamento competitivo su cui si regge il mondo. Se, invece, la Trilaterale (com’è ovvio che sia) non esiste, allora essa è una polluzione involontaria, ma coerente con i tempi che corrono. Un teorico marxista direbbe che è una escrescenza ideologica del mercato globale. In un caso o nell’altro, nulla di strano né di misterioso. Bisogna assolutamente avvertire i maniaci del complotto, ma anche quelli che il complotto lo tramano da dietro le quinte. Si rilassassero tutti, che non c’è niente di nuovo sotto il sole. Sia che esista, sia che non esista, non succederà mai che una roba come la Trilaterale tradisca la missione e la logica di ogni forma di dominio della merce sull’uomo. Non esiste proprio.
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