Un’epoca storica esige sempre uomini politici all’altezza, o alla bassezza, degli eventi. Secondo voi, un periodo come questo, dove imperano la stupidità, il cinismo, la manipolazione delle coscienze, l’assenza di democrazia reale, il dominio dei capitali sull’uomo, la deriva intellettuale, culturale e morale, può non produrre leaders adeguati? No che non può. Così ci ritroviamo Jean Claude Junker presidente della Commissione Europea, l’istituzione meno legittimata e più a-democratica della storia delle istituzioni politiche. Junker ha detto, aperte virgolette: “Pensiamo che ci voglia l’unione dell’energia dei mercati, l’unione bancaria, ma anche che ci voglia un’unione della sicurezza”. Ora, prescindiamo dall’incipit, quel verbo, pensare, coniugato alla terza persona plurale che è un insulto al cubo ad almeno due concetti cruciali per fare di una massa di sudditi un popolo raziocinante: il pensiero, appunto, che sta ai vertici comunitari come le armi di distruzione di massa di Saddam stavano al mezzo milione di morti iracheni e il noi, indicatore di una comunanza di intenti fra i cittadini dei singoli stati europei e i kapò della Kommissione che rappresentano i primi quanto la detestabile bandiera blu a stelle d’oro può rappresentare un polacco e un italiano insieme, cioè zero. Soffermiamoci invece sui due successi che Junker vanta come vaticinio di una auspicabile maggior sicurezza per tutti: l’unione dell’energia dei mercati dei capitali e l’unione bancaria. Vale a dire i due principali fattori buoni a produrre, fusi insieme, la più devastante crisi economica e sociale nel vecchio continente dai tempi della Repubblica di Weimar. È l’unione degli animal spirits mercatisti ad aver trasformato quasi tutte le economie dei ventotto in un lager parasovietico dove il rispetto del rapporto debito-pil e deficit-pil viene sideralmente prima del rispetto per i diritti inalienabili degli esseri umani. Sono i salvataggi del sistema bancario, evocato orgogliosamente da Junker, ad aver messo in ginocchio le casse esangui del cimitero greco e dei camposanti che ne seguiranno a breve. E allora come può, impunemente, quest’uomo dirci che ci vuole più sicurezza (in che senso, Jean Claude, di grazia?) perché c’è già stata più unione di energie dei mercati e più unione bancaria? Se le due unioni da te patrocinate, con la connivenza criminale di tanti politici di ogni colore, lingua ed estrazione hanno generato il sangue e le lacrime di Churchill senza partorire un leader all’altezza dello statista inglese, come puoi chiederci di affidarti il compito di renderci più sicuri? Se l’esito della maggiore sicurezza da te preconizzata sarà lo stesso delle altre strategie unioniste, dobbiamo aspettarci la chiusura definitiva del cerchio di sbarre intorno alla gabbia della nostra prigione. Non importa. Ogni epoca ha i capi che si merita. All’altezza o alla bassezza dei tempi. Ma non pensiamo di essere esenti da colpe. Perché un capo non arriva dove non merita senza l’insipienza e la balordaggine cieca e sorda di una massa di coglioni.
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